La strage avvenuta martedì nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, con i suoi 21 morti (di cui 19 bambini e due docenti) è la seconda sparatoria più sanguinosa nella storia d'America in una scuola. Solo il massacro di Sandy Hook nel 2012 ha presentato un conto più salato con 26 morti. Nella strage di Parkland in Florida avevano perso la vita 17 persone. Dall'inizio del 2022 negli Stati Uniti si sono registrate più di 200 sparatorie di massa.
Si stanno intanto definendo le prime ricostruzioni dell’accaduto. Il 18enne Salvador Ramos, autore della strage alla scuola elementare del Texas, freddato poi dai poliziotti, "sparava a chiunque e a qualsiasi cosa gli si parasse davanti", hanno riferito testimoni. Appena entrato nell'edificio ha aperto il fuoco contro bambini, insegnanti e chiunque fosse sulla sua strada". I media americani citano alcune fonti, secondo le quali prima della strage aveva sparato alla nonna colpendola alla testa. La donna era riuscita a uscire di casa e a chiedere aiuto.
Subito dopo ha avuto un incidente d'auto a poca distanza dalla Robb Elementary School; sceso dall’auto con il fucile in mano, è entrato nell’istituto scolastico e ha aperto il fuoco in diverse classi. Oltre alle persone decedute, le autorità affermano che c'è un numero imprecisato di feriti, molti dei quali - come la nonna del killer - versano in gravi condizioni.
Il ricordo di chi conosceva lo sparatore
E un ex compagno di classe ha affermato che il ragazzo gli aveva inviato qualche giorno prima della sparatoria foto di armi e di munizioni. Il giovane ha spiegato alla CNN che il killer gli “ha mandato una foto di un fucile AR che stava usando con delle munizioni" e che al liceo lo sparatore era deriso da altri studenti per gli abiti che indossava e la situazione finanziaria della sua famiglia.
Il giovane che ha fatto una strage nella scuola elementare lavorava in un punto vendita di una catena di ristoranti americana situato non lontano dal luogo della strage. "Era un tipo silenzioso, non diceva molto e non socializzava affatto con altri dipendenti", ha detto il manager del locale Adrian Mendes.
La scuola aveva oltre 500 studenti nell'anno scolastico in corso, la maggior parte dei quali ispanici e considerati economicamente svantaggiati. Uvalde è una città relativamente piccola del Texas e la sua popolazione di circa 15'200 abitanti è formata prevalentemente da cittadini d'origine ispanica.
Le lacrime e il cordoglio di Joe Biden
Il presidente Joe Biden ha parlato con il governatore texano, Greg Abbott, per offrire la sua assistenza, hanno detto i funzionari della Casa Bianca. Ha anche ordinato che le bandiere su tutte le proprietà pubbliche e presso le ambasciate statunitensi fossero sventolate a mezz'asta in memoria delle persone uccise.
“Stasera chiedo alla nazione di pregare per loro. Per dare a genitori e fratelli la forza nell'oscurità che sentono in questo momento", ha dichiarato Joe Biden in una conferenza stampa martedì sera.
Biden, che si è detto “malato e stanco di tutto questo”, ha anche lanciato un rinnovato appello a riformare le leggi sulle armi. "Come nazione ci dobbiamo chiedere quando in nome di Dio ci alzeremo contro la lobby delle armi?" Mostrandosi evidentemente scosso e con le lacrime agli occhi, ha poi affermato che sulle armi "possiamo fare di più e dobbiamo fare di più".