Non si attenua l’ondata di migranti che tentano di attraversare Egeo e Mediterraneo, puntando alle coste italiane o greche. E il mare grosso e le condizioni agghiaccianti dei natanti usati hanno chiesto anche in questi giorni un pesante tributo di sangue. Ieri, mercoledì, nell'affondamento di un'imbarcazione nell'Egeo sono affogati 18 migranti, tra cui 10 bambini.
La disgrazia è avvenuta di notte davanti alle coste occidentali turche, quando il natante puntava all'isola greca di Calimno. La Guardia costiera di Ankara ha potuto salvare 14 persone. E martedì quattro profughi, tra cui tre bambini, erano annegati nel naufragio di una barca diretta all'isola ellenica di Farmakonisi.
Stanotte invece la nave Fenice della Marina Militare italiana è intervenuta al largo delle coste libiche in soccorso d’un gommone pieno di gente, recuperando 104 profughi, mentre nei giorni scorsi un altro vascello di Roma, la Cigala Fulgosi, ha aiutato due gommoni in difficoltà carichi di migranti non lontano dalla Libia, recuperando 214 migranti.
ATS/Reuters/AFP/EnCa