Migliaia di persone hanno preso parte sabato, in diverse città degli Stati Uniti, a manifestazioni per rendere omaggio a Trayvon Martin, il ragazzo di colore ucciso il 26 febbraio 2012 in Florida da una guardia volontaria che una settimana fa è stata ritenuta non colpevole di omicidio dalla giustizia americana.
Ai diversi raduni hanno partecipato anche personaggi famosi, come Beyoncé e suo marito, il rapper Jay Z. Il padre del giovane ha dichiarato che i cortei sono stati organizzati in nome della "giustizia e dell'eguaglianza razziale".
"E' una questione di diritti civili"
“Siamo andati oltre il verdetto”, ha detto invece la madre del ragazzo ucciso, “Certo siamo feriti, certo siamo delusi, ma questo vuol dire che dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lottare”. Ormai è divenuta una questione di diritti civili: “Ora è toccato a mio figlio, domani potrebbe toccare al vostro”, ha affermato da un
palco a Brooklyn.
(Red MM/txt)
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Trayvon Martin
Trayvon Martin viene ucciso per strada la sera del 26 febbraio 2012 a Sanford, in Florida da George Zimmermann. La guardia volontaria durante una ronda inseguì e sparò al giovane afroamericano disarmato. Il 14 luglio 2013, dopo 16 ore di camera di consiglio, i giurati (sei donne) lo dichiarano non colpevole appoggiando la tesi della legittima difesa. La sentenza spacca in due il paese.
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