La Commissione europea ha proposto mercoledì, a certe condizioni, di esentare i turchi dal presentare un visto nell’ambito di brevi soggiorni nello spazio Schengen. Questo nel quadro dell’accordo del 18 marzo tra l’UE e Ankara sulla gestione della crisi migratoria. La Turchia deve ancora rispettare 5 criteri per adempiere alle richieste di Bruxelles (su un totale di 72). Fra queste, allineare le legislazioni sul terrorismo e la protezione dei dati. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans. Ecco l'annuncio su twitter di un'altra commissaria, Margrethe Vestager.
Il ministro degli esteri turco Mevlüt Cavusoglu ha parlato di "una nuova pagina" nelle relazioni bilaterali. Il Governo di Ankara aveva esercito pressioni minacciando di far saltare l’intesa migratoria se la "promessa" europea di una esenzione dei visti non fosse stata mantenuta.
L’accordo del 18 marzo prevede che i nuovi migranti che sbarcano sulle isole greche siano riportati in Turchia. Il sistema adottato sembra funzionare visto che negli ultimi giorni la media degli arrivi è scesa a un centinaio al giorni rispetto alle migliaia dell’autunno 2015.
Se l'esenzione diverrà realtà, anche la Svizzera (associata allo spazio Schengen) dovrà decidere se accettarla. Berna in quel caso, aveva anticipato Simonetta Sommaruga a fine aprile, chiederebbe ad Ankara un accordo di riammissione come quello sottoscritto dalla Turchia con Bruxelles.
Vedi anche: Confini ancora controllati
Ats/mas
Dal TG20: