Migliaia di persone sono scese in strada domenica ad Ankara, per commemorare vittime dell’attentato che ieri ha causato almeno 95 morti e centinaia di feriti fra i manifestanti di sinistra e filocurdi che stavano partecipando ad una marcia per la pace davanti alla stazione centrale della capitale.
La folla ha sfilato al grido di "Erdogan assassino". Il presidente è accusato da molti di aver esacerbato il clima di tensione nel paese alla vigilia delle elezioni legislative, di non aver garantito deliberatamente la sicurezza ieri durante la manifestazione e di aver coltivato legami coi militanti del sedicente Stato islamico (IS).
Manifestazioni ad Ankara - EBU
RSI Info 12.10.2015, 01:37
Il Governo ha attribuito le due esplosioni a due kamikaze. L’aggressione non è stata rivendicata, le autorità puntano il dito contro gli estremisti dell’IS, ma anche contro i miliziani curdi del PKK e la sinistra estrema del DHKP-C. Si fanno però sempre più insistenti le voci secondo cui nell’attacco sarebbero implicati i militanti nazionalisti turchi, fortemente ostili a qualsiasi forma di accordo con i curdi.
ATS/ludoC