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UE, un piano da 500 miliardi

Francia e Germania hanno proposto un piano secondo il quale l'UE metterebbe 500 miliardi di euro a disposizione delle regioni e dei settori più colpiti

  • 18 maggio 2020, 21:31
  • Ieri, 19:20
02:59

RG 18.30, 18.05.2020, Thomas Miglierina in collegamento da Bruxelles

RSI Info 18.05.2020, 21:24

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Di: AFP/FGab 

Emmanuel Macron e Angela Merkel hanno proposto lunedì un piano di rilancio europeo di 500 miliardi di euro contro la crisi e la conseguente recessione causate dalla pandemia.

In pratica si tratta di permettere alla Commissione europea di indebitarsi sui mercati per 500 miliardi di euro con cui finanziare veri e propri interventi nei settori e nelle regioni più colpite. Non si tratta, quindi, di prestiti, ma di trasferimenti di fondi: una novità, nella storia dell’Unione. I 500 miliardi di euro, ha precisato Macron, "dovranno essere rimborsati, non però dai destinatari", ma "dagli Stati membri".

La Cancelliera tedesca l’ha definito un "fondo di rilancio ambizioso, temporaneo e mirato", "uno sforzo straordinario e unico" che ha come obiettivo la "coesione dell'Europa", messa in crisi dal fatto che la pandemia non ha colpito ovunque allo stesso modo.

Per ora si tratta di una semplice proposta: l'ampliamento della cornice del bilancio europeo deve essere infatti ratificato dai Parlamenti europei, e in Germania dal Bundestag, ha spiegato la cancelliera. "Ora è la Commissione europea che deve presentare la sua proposta - afferma Macron – e dovrà costruire un'unanimità attorno a questo accordo".

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è "rallegrata" dell'iniziativa dei due paesi. "Accolgo con favore la proposta costruttiva fatta da Francia e Germania. Riconosce la portata e le dimensioni della sfida economica che l'Europa deve affrontare e giustamente pone l'accento sulla necessità di lavorare su una soluzione con il bilancio europeo al centro. Ciò va nella direzione della proposta su cui sta lavorando la Commissione, che terrà conto anche delle opinioni di tutti gli Stati membri e del Parlamento europeo".

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