Il Governo statunitense venerdì ha accusato ufficialmente la Russia di aver hackerato dei dati durante la campagna elettorale americana per influenzare il voto dell'8 novembre. Le voci da tempo aleggiavano nell'aria, ma ora la denuncia dell'Office of the Director of National Intelligence (DNI), massima autorità di intelligence della Casa Bianca, è stata messa nero su bianco. "Vista l'ampiezza degli sforzi messi in atto, crediamo che solo funzionari russi di primo livello possano aver autorizzato un simile furto di dati", ha dichiarato il DNI.
"Le recenti rivelazioni di email hackerate su siti come DcLeaks, Wikileaks o Guccifer 2.0 - si legge nel comunicato trasmesso dal DNI - rimandano, per metodi e motivazioni, ad azioni guidate da Mosca". Un'attività, quella di sottrarre informazioni per interferire con i processi elettorali, non nuova per il Governo di Putin, che è ricorso a simili tecniche in Europa e in Asia per influenzare le opinioni pubbliche.
Un portavoce del Cremlino ha già rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che questo tipo di accuse non hanno nessun fondamento.
ATS/CaL