Sono stati 115 i giornalisti uccisi nel mondo nel corso del 2015, in particolare in paesi in guerra (Siria, Iraq, Yemen o Libia), ma anche in quelli colpiti dal terrorismo, primo fra tutti la Francia.
"I media e la libertà d’espressione sono sotto assedio", ha sottolineato l’Unesco in un rapporto consacrato all’argomento. Il primo posto della lista è occupato dalla Siria, dove sono stati 13 i reporter uccisi. Seguono l’Iraq (10 vittime) e la Francia, con l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo (8 persone uccise). La quarta posizione è occupata da Brasile, Messico e Sud Sudan (7 giornalisti) e la quinta da India, Libia, e Filippine (6 assassinati).
L’organismo dell’ONU con sede a Parigi pubblica questo rapporto ogni due anni dal 2006: da allora è stata recensita l’uccisione di 827 giornalisti nell’esercizio della loro professione.
ats/mrj