Sono stati 65 i giornalisti uccisi nel mondo mentre svolgevano il loro mestiere nel 2017. Lo rileva l'ultimo rapporto di Reporters sans frontières (Rsf), sottolineando che i dati mostrano un leggero calo rispetto ai 79 che hanno perso la vita lo scorso anno, equivalente a una riduzione del 18%. E in generale rispetto agli ultimi 14 anni.
Tra i reporter uccisi nel 2017 ci sono 50 giornalisti professionisti, sette blogger e otto collaboratori dei media. I cinque paesi più pericolosi per i professionisti dell’informazione sono: Siria, Messico, Afghanistan, Iraq e le Filippine.
Trentacinque sono morti in zone in cui erano in corso conflitti armati, i restanti fuori da queste aree. Trentanove sono stati uccisi proprio a causa del loro lavoro sul campo, mentre gli altri hanno perso la vita a causa di bombardamenti e attacchi dinamitardi.
ATS/Reuters/ludoC