Uno dei più importanti scienziati iraniani in ambito nucleare è stato ucciso venerdì, mentre si trovava a bordo di un'auto nei pressi di Teheran. Il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha già puntato il dito contro l'intelligence israeliana, accusandola apertamente di aver avuto "un ruolo" in quello che definisce "atto terroristico".
Mohsen Fakhrizadeh, questo il nome del 59enne, professore di fisica e ufficiale dei guardiani della rivoluzione, era stato indicato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu come il padre del programma nucleare iraniano. Il capo di Stato maggiore iraniano, Mohammad Baghéri, ha annunciato una "vendetta terribile" nei confronti dei responsabili dell'assassinio.
L'uccisione di Fakhrizadeh avviene a meno di due mesi dall'arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden: sul piano della politica internazionale, ci si aspetta che il democratico cambi la strategia di ostilità nei confronti dell'Iran portata avanti dal presidente Donald Trump in questi quattro anni di amministrazione. Nel 2018, gli Stati Uniti si sono ritirati dall'accordo sul nucleare, reintroducendo le sanzioni contro Teheran.
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