La giornata in cui l’Ucraina ha celebrato l’indipendenza dall’Unione Sovietica, il 24 agosto, è stata caratterizzata da poche celebrazioni e molti attacchi russi su abitazioni e infrastrutture civili nel Paese invaso sei mesi fa. Mercoledì nel pomeriggio i missili di Mosca hanno ucciso almeno 25 persone in una stazione ferroviaria nell’Oblast di Dnipropetrovsk, come ha riferito lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al Consiglio di sicurezza dell’ONU precisando che tra le persone uccise c’è pure un ragazzino di 11 anni.
La coincidenza tra i trent’anni dall’indipendenza dai sovietici e i sei mesi di guerra provocata dalla Russia è stata sottolineata anche dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il quale ha dichiarato che "la giornata di oggi segna una triste e tragica pietra miliare". Guterres ha citato la data dell'anniversario dello scoppio del conflitto - il 24 febbraio - che ha causato finora decine di migliaia di morti e feriti.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dal canto suo, ha confermato la concessione di aiuti militari a Kiev per quasi tre miliardi di dollari, la più grande tranche garantita dagli Stati Uniti dall'inizio del conflitto. Per il presidente americano si tratta di consentire agli ucraini di "acquisire sistemi di difesa aerea, sistemi di artiglieria e munizioni (...) oltre che radar".
In una manifestazione più simbolica in merito al sostegno occidentale, mercoledì il premier britannico uscente Boris Johnson ha fatto una visita a sorpresa a Kiev. "C'è una forte volontà tra gli ucraini di resistere. Ed è quello che il presidente russo Vladimir Putin non ha capito", ha detto l’ex sindaco di Londra.
Le autorità di Kiev e di altre città ucraine, dove hanno suonato a lungo le sirene di avvertimento, hanno vietato tutti gli incontri pubblici dal lunedì a oggi, giovedì. E nel nord-est, il governatore della regione di Kharkiv (secondo agglomerato più grosso della nazione) ha ordinato il coprifuoco totale per quasi tre giorni.
Del resto, mercoledì esplosioni sono risuonate in diverse città, come la stessa Kharkiv, ma pure Zaporizhia o Dnipropetrovsk, secondo le autorità locali, e nella notte da mercoledì a giovedì, le stesse fonti riferiscono di altre deflagrazioni a Vyshgorod, sobborgo di Kiev, e a Kryvyi Rih (a sud), la città natale del presidente Zelensky. Il governatore dell'Oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha riferito invece che il 24 agosto le forze russe hanno attaccato le comunità di Esman, Znob-Novhorodske e Bilopillia. Non sono state segnalate vittime o distruzioni.
"È triste da dire, ma le persone hanno iniziato ad abituarsi e cercano di continuare a vivere allo stesso modo", ha detto Nykola, un soldato di 33 anni che si trova a Mykolaiv, città meridionale su cui da mesi piovono missili tutti i giorni. Le truppe di Mosca hanno del resto compiuto attacchi nelle ultime 24 ore su obiettivi civili a Izyum, Bakhmut e Donetsk, nell’est ucraino, continuando a colpire pure le regioni di Kherson e Zaporizhia.
In questi due settori però i militari ucraini hanno martellato strutture e linee di comunicazione russe, causando gravi perdite all’esercito invasore. I soldati di Kiev dalla fine di marzo hanno riconquistato porzioni di territorio ucraino grandi quanto la Danimarca. È inoltre il caso di rimarcare che tra mercoledì e giovedì i russi hanno lanciato attacchi contro i civili nella regione di Kiev partendo da quella Bielorussia il cui leader Aleksandr Lukashenko mercoledì ha formulato i suoi auguri di felice giornata dell'indipendenza agli ucraini..