La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato sabato una legge che impone a ByteDance, proprietario cinese di TikTok, di vendere la piattaforma di social media, per non incorrere in un divieto sul suolo americano. Questo divieto potrebbe essere rapidamente ratificato dal Senato. La mossa accentua le tensioni tecnologiche tra Washington e Pechino.
La decisione è intervenuta in margine all’approvazione di vari disegni di legge volti a destinare copiosi aiuti all’Ucraina, a Israele e anche a Taiwan. Si prevede quindi di stanziare più di 8 miliardi di dollari per fronteggiare la Cina sia sul piano militare, che su quello economico. Includendo TikTok in questo pacchetto, i repubblicani della Camera hanno cercato di accelerare il processo legislativo dopo che una versione precedente della normativa era stata bloccata al Senato.
Un disegno di legge autonomo con una scadenza di vendita di sei mesi era stato inizialmente approvato dalla Camera a marzo con il sostegno trasversale dei partiti, sollevando preoccupazioni di sicurezza nazionale legate al proprietario dell’app, la società tecnologica cinese ByteDance.
La misura modificata, ora approvata dalla Camera con 360 voti a favore e 58 contrari, estende il termine per la vendita a nove mesi, con la possibilità di un ulteriore trimestre se la vendita è in corso. Il disegno di legge passa quindi al Senato per l’approvazione finale.