Mondo

Un museo dei suoni obsoleti

Si trova online e punta a conservare suoni del mondo che rischiano di scomparire o sono ormai superati – Già 5'000 quelli catalogati

  • 25.12.2022, 23:00
  • 20.11.2024, 14:08
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I suoni scomparsi al museo

Telegiornale 25.12.2022, 21:00

Di: TG/Red. MM 

Esiste online un vero e proprio museo storico, gratuito, che raccoglie suoni. Si chiama Obsolete Sounds e l'idea è quella di conservare suoni del mondo che rischiano di scomparire o sono già superati.

Suoni - lo dice il nome stesso - obsoleti, ormai fuori tempo e fuori corso, così come gli apparecchi che li generavano. Melodie di tecnologie ormai superate, per nostalgici, con qualche anno in più.

"È la più grande raccolta al mondo di vecchi suoni - dice il creatore del museo Stuart Fowkes -, in via di estinzione. Vogliamo sottolineare che i suoni del mondo stanno cambiando ora più rapidamente di quanto non accadesse in passato. Dal momento che il suono viene considerato un parente povero rispetto alle immagini, per via della cultura in cui viviamo, tende ad essere escluso dagli archivi formali”.

Collezionista di temi, melodie, squilli, rumori, Stuart Fowkes ha così fondato l’archivio di quei suoni già spariti dalla circolazione, o comunque vicini all’oblio. Spesso a causa della velocità, con cui si sviluppa la ricerca tecnologica.

"I suoni che sentiamo oggi durano forse tre o quattro anni prima di risultare già arcaici. Se pensiamo ai suoni di alcune notifiche dei social media, o alle suonerie, ma anche al suono delle auto elettriche, quel genere di rumori sembrano già datati dopo solo pochi anni".

Insomma, un modo per preservare il ricordo delle apparecchiature tecnologiche che generavano quei suoni, componendo così una storia acustica della società contemporanea. Come il suono di un videoregistratore, o il rumore del tubo catodico di una vecchia tv, ma anche il ticchettio della macchina da scrivere, o l’inconfondibile fruscio del modem 56k.

"I suoni ci accompagnano quotidianamente e dovremmo farne tesoro. Ogni giorno continuo a ricevere registrazioni da ogni angolo del pianeta, dalla Corea del Nord o da Bali. E mi accorgo che così riesco a favorire la connessione tra persone e culture diverse”, conclude Fowkes.

Grazie al contributo di oltre 1’000 volontari Obsolete Sounds ha già catalogato circa 5’000 suoni, provenienti da oltre 150 paesi nel mondo.

Guarda il servizio del TG e ascolta alcuni di questi suoni "nostalgici"

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