In occasione della visita “di lavoro” nel Regno Unito dello scorso anno, Donald Trump aveva accuratamente evitato Londra, proprio per schivare le imponenti manifestazioni di protesta, organizzate contro di lui nella capitale. Ma l’invito della Regina per una visita di Stato lo costringerà quest’anno a fronteggiare le centinaia di migliaia di persone che si stanno organizzando per scendere in piazza.
Una mobilitazione generale contro Trump e il trumpismo, inteso come politiche che - secondo i suoi detrattori - incoraggiano l’odio e l’intolleranza. A Londra Trump incontrerà anche la premier dimissionaria Theresa May, e avrà anche la possibilità di rinnovare il suo sostegno per una hard Brexit, un’uscita disordinata del Regno dall’Unione Europea.
Nelle ore che hanno preceduto il suo arrivo in Europa, il presidente degli Stati Uniti si è già espresso a favore di Boris Johnson, il “suo candidato ideale" per la successione di May alla guida del paese. Un’intervento imprevisto che ha sollevato il malcontento degli altri candidati Tory nella corsa a Downing Street.
Lorenzo Amuso