Mondo

Un parallelismo che fa discutere

Erdogan ha detto che contro i musulmani è in corso una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima dell'Olocausto

  • 27 ottobre 2020, 08:51
  • 22 novembre, 18:17
01:19

RG 07.00 Il servizio di Tomas Miglierina

RSI Info 27.10.2020, 08:52

  • Keystone
Di: FD/RG 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito i musulmani di oggi in Europa come gli ebrei prima dell'Olocausto: "Contro i musulmani si sta compiendo una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale". Le reazioni a questo suo parallelismo non si sono fatte attendere, con l'insurrezione delle comunità ebraiche europee. Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, l'ha definito "un fatto grave e inaccettabile", mentre il Centro Wiesenthal di Gerusalemme ha ironizzato sul leader della Turchia, presentato come "grande esperto di storia".

Da Bruxelles non dovrebbero arrivare sanzioni per Erdogan e si cerca di evidenziare la differenza che esiste tra la reazione puntuale a delle parole di un capo di Stato e la relazione, definita molto complessa, con un paese come la Turchia, che ha trattative sempre aperte per aderire all'Unione europea.

Due gli obiettivi del numero uno di Ankara secondo l'analisi fatta in Belgio: cementare per se stesso un posto di rilievo nel mondo islamico, prendendo la leadership delle proteste contro la Francia per la questione delle caricature del Profeta e far dimenticare in patria le crescenti difficoltà economiche con la lira ai minimi storici.

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