L'isola di Cipro ha il primo serial killer della sua storia. Si tratta di un ufficiale dell’esercito greco-cipriota arrestato a inizio mese e proprio domenica la polizia ha trovato i resti di una donna in una valigia sul fondo di un lago artificiale nei dintorni di Nicosia.
L’uomo, riferiscono i media locali, ha confessato di aver ucciso cinque donne e due bambine negli ultimi tre anni. Le forze dell’ordine hanno finora trovato quattro corpi di cui tre proprio nel lago artificiale.
Per l’isola, nota per avere un tasso di criminalità molto basso, un vero e proprio choc: mai in tempo di pace si erano registrati atti di una simile violenza e le vittime, stando agli inquirenti, potrebbero essere di più.
Il militare è stato arrestato ad inizio aprile dopo che gli inquirenti hanno individuato il suo nome in una chat online frequentata da una donna il cui corpo era stato ritrovato giorni prima proprio nei dintorni del lago artificiale.
Intanto la vicenda scuote anche il mondo politico locale. La polizia è stata accusata di aver temporeggiato troppo prima di agire, perché le vittime hanno tutte un passato di migranti. Le forze dell'ordine, da parte loro si difendono affermando di aver rispettato le procedure.