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Un trio di ricercatori conquista il Nobel per la chimica

Il riconoscimento è stato assegnato a David Baker (Università di Washington), Demis Hassibis e John Jumper (Google DeepMind)

  • Ieri, 12:02
  • Ieri, 13:21
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Da sinistra: David Baker, Demis Hassabis e John Jumper

  • Illustrazione di Niklas Elmehed
Di: Pa.St. 

È andato a tre ricercatori il Nobel 2024 per la chimica. Si tratta di David Baker dell’Università di Washington (Stati Uniti), e di Demis Hassabis e John Jumper di Google DeepMind (Regno Unito).

Con la sua ricerca - spiega mercoledì l’Accademia svedese delle scienze - David Baker è riuscito a realizzare proteine completamente nuove. Demis Hassabis e John Jumper hanno invece sviluppato un modello di intelligenza artificiale denominato AlphaFold2 in grado di prevedere le strutture complesse delle proteine.

I mattoncini per le nuove proteine

In generale le proteine sono formate da venti differenti amminoacidi, che possono essere considerati come i mattoncini della vita, si legge in una nota. E con questi mattoncini David Baker è stato in grado di creare una proteina sinora del tutto inesistente. Da allora, il suo gruppo di ricerca ha prodotto tutta una serie di proteine che possono essere utilizzate anche come prodotti farmaceutici, vaccini, nanomateriali e microsensori.

La ricerca di David Baker

Proteine sviluppate usando la metodologia di David Baker

  • Accademia svedese delle scienze/Terezia Kovalova

L’intelligenza artificiale che prevede la struttura delle proteine

La seconda scoperta, che ha permesso a Demis Hassabis e John Jumper di ricevere il Nobel, riguarda un modello di intelligenza artificiale che consente di prevedere la struttura delle proteine complesse. Un obiettivo che il mondo scientifico cercava di raggiungere da mezzo secolo.

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Strutture complesse determinate utilizzando il modello IA di Demis Hassabis e John Jumper

  • Accademia svedese delle scienze/Terezia Kovalova

Il modello sviluppato dai due ricercatori ha sinora predetto la struttura di praticamente tutte le proteine sinora identificate, si tratta di circa 200 milioni. Con questo strumento è adesso possibile, per esempio, comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di decomporre la plastica.

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Il premio Nobel per la fisica 2024

Telegiornale 08.10.2024, 12:30

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