Seggi aperti in Ungheria dalle 6.00 di domenica per le elezioni amministrative in cui il partito di Governo Fidesz del premier Viktor Orban rischia di perdere il controllo della capitale, Budapest, e di alcune altre grandi città. Si eleggono sindaci e assessori con sistema maggioritario e le assemblee provinciali con liste di partito.
L'opposizione ha speranze di vincere contro il candidato del partito di Fidesz solo dove presenta un solo sfidante, appoggiato da tutti i partiti, compresa la formazione nazionalista di destra Jobbik.
Del resto, è la prima volta che a Budapest e in circa metà dei capoluoghi gli schieramenti di opposizione sono riusciti ad accordarsi per trovare un solo sfidante. Nella capitale contro il 71enne sindaco in carica Istvan Tarlos corre un politico dei Verdi 44enne, Gergely Karacsony, che si è imposto nelle primarie tra tutti i partiti d'opposizione. Non sono previsti exit-poll e i primi risultati significativi sono attesi durante la notte di lunedì.
Anche i polacchi al voto
Si vota stamane dalle 7.30 anche in Polonia, dove quasi 30 milioni di cittadini sono chiamati al voto per le elezioni politiche in cui il partito di destra “Diritto e giustizia” (PIS) del leader Jaroslaw Kaczynski è lanciato verso una nuova vittoria. Tuttavia, a causa di accordi tra le opposizioni, di solito divise, il PIS vede stavolta a rischio la sua maggioranza assoluta in almeno uno dei due rami del Parlamento nazionale.
Secondo i sondaggi il partito di Kaczynski - che ha condotto una campagna elettorale insistendo su welfare e valori morali – dovrebbe vincere con un 40-43% delle preferenze ma l’opposizione potrebbero superarlo raccogliendo un totale variabile tra il 43 e il 51% a seconda delle rilevazioni. I seggi chiuderanno alle 21.00, quando saranno diffusi gli exit-poll.
Le elezioni polacche
Telegiornale 13.10.2019, 22:00