Sembrano senza fine i contorni dello scandalo che ha investito la Volkswagen. Lunedì il colosso dell'auto tedesco, alle prese con il più grande scandalo della sua storia, è stato declassato ancora una volta da un'agenzia di rating americana, con Fitch che da A ha portato a BBB+ con outlook negativo la sua valutazione sulla compagnia.
Sempre lunedì attivisti di Greenpeace sono saliti sul tetto della fabbrica di Wolfsburg per sostituire il logo "Das Auto" con un manifesto su cui si leggeva invece "Das Problem", il problema e, a Bruxelles, gli ambientalisti hanno poi rivendicato un'indagine europea sul caso, chiedendo inoltre che Volkswagen sia sospesa dai gruppi di esperti e lobbisti che la Commissione europea consulta. Nelle stesse ore, per discutere delle rivelazioni della settimana scorsa sull'estensione dello scandalo ai valori dei CO2 dopo il coinvolgimento di circa 100'000 motori a benzina, si sono tenute nella sede centrale una riunione del presidio e una seduta del consiglio di sorveglianza di VW.
E se per correre ai ripari la Casa tedesca ha annunciato l’invio ai clienti americani di voucher, buoni acquisto da 1'000 dollari e assistenza stradale gratis per le auto diesel coinvolte nello scandalo, i procuratori generali degli Stati americani che hanno avviato un'inchiesta sul Gruppo hanno definito la misura un "gesto di favore e nulla di più" pari a una goccia nel mare.
ATS/Reuters/AFP/EnCa
RG 08.00 del 10/11/2015 - La corrispondenza di Walter Rauhe
RSI Info 10.11.2015, 08:57
Contenuto audio