"Se domani faccio il giuramento e mi danno l'ordine sono obbligato a ucciderli tutti". E' una delle frasi intercettate dalla polizia e dai carabinieri italiani durante le indagini che hanno portato all'arresto di tre presunti jihadisti a Venezia, il 30 marzo. In un dialogo tra due di loro si parla di un attentato possibile con una bomba al Ponte di Rialto "per guadagnarsi il Paradiso".
I tre arrestati erano impegnati - ha spiegato il procuratore Adelchi D'Ippolito - in una vera e propria "attività di addestramento". Ore di video jihadista per imparare l'uso dei coltelli per uccidere - "in maniera scientifica, quasi medica" è il commento degli investigatori - o simulazioni per confezionare in casa esplosivi.
Ora l'attenzione delle forze dell'ordine si sta concentrando sul materiale sequestrato nelle due abitazioni, vicino a Piazza San Marco, dei tre fermati.
ATS/M. Ang.
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