“In modo graduale” ma l'Austria, contrariamente ai proclami dei giorni scorsi, deve avviare i trasferimenti dei 1'900 richiedenti l’asilo previsti da Italia e Grecia, perché è "un obbligo di legge". La lettera di risposta del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker non lascia spazio all'eccezione invocata dal cancelliere Christian Kern, pur cercando di mostrare la comprensione politica che gli era stata chiesta.
Ma se da Vienna arriva immediato "l'obbedisco" del ministro dell'Interno Wolfgang Sobotka, lo staff del capo del Governo si "aggrappa" a quel “gradualmente”, sottolineato anche dal profilo grafico nella lettera di Juncker, leggendoci "margini di manovra" su tempi e numeri.
Il responsabile degli Esteri Sebastian Kurz, si limita invece ad osservare che la posizione assunta da Bruxelles di certo "non è una sorpresa". E in serata è giunta la conferma dall’Esecutivo austriaco. “Siamo giuridicamente vincolati a rispettare l'accordo europeo e lo faremo”, ha risposto un portavoce di Sobotka.
ATS/Reuters/EnCa