Il Governo libico ha criticato mercoledì gli Stati Uniti per l’operazione che ha portato all’arresto dell’uomo sospettato di essere stato l’organizzatore dell’attacco al consolato americano a Bengasi l’11 settembre 2012, durante il quale morirono l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre cittadini statunitensi.
La cattura di Ahmed Abu Khattala, avvenuta domenica, è stata definita da Tripoli come un attacco alla sovranità del paese e il ministro della giustizia Saleh al-Marghani ha chiesto che sia riportato in Libia affinché sia processato.
L’ambasciatrice statunitense all’ONU, Samantha Power, in una lettera scritta martedì, indicava al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che “l’inchiesta ha stabilito che l’uomo stava preparando altri attacchi contro cittadini statunitensi” e che quindi “le misure intraprese sono state necessarie e in accordo con il diritto all’autodifesa degli Stati Uniti”.
Reuters/ZZ