Tre milioni di cileni, il 20% dell'elettorato, hanno votato sabato nel primo dei due giorni di uno scrutinio storico per il Paese latinoamericano, per qualcuno il più importante nella sua storia democratica. Si eleggono infatti non solo i governatori regionali, ma anche (fra oltre 1'200 candidati) i 155 cittadini che dovranno redigere la nuova Costituzione, destinata a chiudere per sempre l'era Pinochet.
Sostituirà infatti la Carta fondamentale redatta nel 1980, nel bel mezzo del periodo di dittatura iniziato nel 1973 e conclusosi nel 1990. "Spero che avremo una Costituzione che catturi l'anima del nostro Paese", ha detto il presidente conservatore Sebastian Piñera.
La consultazione è anche il frutto delle rivendicazioni emerse durante i sollevamenti sociali dell'ottobre 2019, in cui era stata chiesta una società più equa.
Il voto è stato "spalmato" su due giorni per precauzioni legate alla pandemia.