Venerdì gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno effettuato attacchi contro gli Houthi in Yemen, che nelle ultime settimane hanno intensificato gli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso.
Gli attacchi aerei sono stati effettuati sulla capitale yemenita, Sanaa, e su altre città controllate dai ribelli, Hodeida e Saada, ha dichiarato venerdì il canale televisivo Houthi, Al-Massirah. I corrispondenti dell’AFP in queste tre città hanno detto di aver sentito diverse esplosioni.
L’operazione americano-britannica è stata condotta “con successo”, in risposta diretta agli attacchi Houthi alle navi internazionali nel Mar Rosso”, ha dichiarato Joe Biden, riferendosi a un’azione “difensiva”. La Casa Bianca ha dichiarato che gli attacchi sono stati “sostenuti” da Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi.
Il presidente americano ha pure avvertito che “non esiterà” a “ordinare altre misure”, se necessario, per proteggere gli Stati Uniti e il commercio internazionale, mentre il primo ministro britannico Rishi Sunak ha parlato di attacchi “necessari” e “proporzionati”.
Secondo diversi media statunitensi, l’operazione ha coinvolto jet da combattimento e missili Tomahawk. L’operazione ha preso di mira i radar e le infrastrutture di droni e missili per ridurre la capacità degli Houthi di attaccare le navi mercantili nel Mar Rosso, ha dichiarato giovedì il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in un comunicato.
Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, aveva dichiarato in precedenza che gli Stati Uniti faranno quanto necessario “per contrastare e disarmare queste minacce poste dagli Houthi al traffico marittimo nel Mar Rosso”.
L’ira degli Houthi, la condanna di Mosca e Teheran
“Il nostro Paese sta affrontando un attacco massiccio da parte di navi, sottomarini e aerei americani e britannici”, ha reagito un dirigente degli Houthi, citato dai media del movimento. “Gli Stati Uniti e il Regno Unito devono essere pronti a pagare un prezzo pesante e a sopportare le severe conseguenze di questa aggressione”, ha avvertito.
Un aereo americano EA-18G decolla dalla portaerei USA Eisenhower diretto verso lo Yemen
Il leader dei ribelli yemeniti, Abdel Malek al-Houthi, aveva minacciato ieri, giovedì, di rispondere a qualsiasi attacco americano nel Mar Rosso con operazioni ancora più “grandi” di quella particolarmente pesante di martedì. Tre giorni fa, 18 droni e tre missili sono stati abbattuti da tre cacciatorpedinieri americane, dalla nave britannica HMS Diamond e da aerei da combattimento dispiegati dalla portaerei americana Dwight D. Eisenhower.
La Russia intanto ha chiesto una sessione speciale del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per venerdì a causa degli attacchi aerei degli Stati Uniti e dei loro alleati contro i ribelli Houthi in Yemen. Lo ha annunciato la missione russa presso le Nazioni Unite a New York. L’incontro inizierà alle 15.00 ora locale di New York (21.00 CET), ha scritto la missione sul suo canale Telegram.
RG 12.30 del 12.01.2024: La corrispondenza di Lorenzo Trombetta
RSI Info 12.01.2024, 13:09
Allo stesso tempo, l’Iran ha condannato con forza l’attacco militare contro i ribelli Houthi, sostenuti dalla Repubblica islamica. L’attacco è una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen e una violazione del diritto internazionale, ha dichiarato giovedì l’agenzia di stampa statale Irna, citando il portavoce del Ministero degli Esteri Nasser Kanaani. “Questi attacchi indiscriminati non porteranno ad alcun risultato se non quello di alimentare l’insicurezza e l’instabilità nella regione”.
Notiziario delle 06:00 del 12.01.2024
Notiziario 12.01.2024, 06:30