Natura e Animali

Che inverno, pettirosso!

Se lo scorso anno nella Svizzera Italiana di uccelli se ne sono visti pochi, questo sembra essere un anno buono, anche per la gru

  • 02.11.2014, 19:36
  • 07.06.2023, 00:31
Quest'anno sono tanti

Quest'anno sono tanti

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Un'estate piovosa a sud delle Alpi, strepitosa invece in tutta l'Europa centro settentrionale, Russia compresa. Un nota positiva c’è: tante nascite e un tasso di sopravvivenza molto elevato presso gli uccelli. Così, ci spiega il presidente di Ficedula, associazione per lo studio e la conservazione dell’avifauna della Svizzera Italiana, Roberto Lardelli "la quantità di uccelli che si osserva nell'aerea mediterranea è sorprendentemente alta rispetto alla miseria dello scorso anno". Anche nella Svizzera Italiana quindi, in questi giorni, si possono osservare tanti piccoli passeriformi, come il pettirosso, scorrazzare nei nostri giardini.

Svizzera Italiana, una rotta migratoria

Da pochi anni la Svizzera Italiana è stata scelta da uno degli uccelli terrestri più grandi d’Europa, la gru, quale nuova via per raggiungere i giardini caldi in cui passare l'inverno: le coste dell'Africa settentrionale, la Spagna e il sud della Francia. "Il numero di gru sta aumentando così le loro popolazioni, devono quindi trovare le strade giuste", precisa Lardelli. Attraversare le Alpi però non è semplice, bisogna volare a 2'500 metri di altezza e quindi raramente sostano qui da noi.

Preferiscono, se il loro "carburante" (il grasso residuo) lo consente, continuare per la propria strada. "Superano le Alpi, si incanalano nelle grandi vallate alpine, per quanto riguarda il Ticino passano dalla Mesolcina e dalla valle di Blenio per poi scendere verso le pianure", spiega Lardelli. Su ornitho.ch vengono segnalati i punti in cui passa la gru, e tutti possono segnalare il loro avvistamento.

Ascolta l'intervista a Roberto Lardelli

  • Ecco come si comporta la gru

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  • Un simpatico migratore

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La migrazione dell’Ibis eremita

L'ibis eremita in Europa era quasi scomparso. È stato reintrodotto nell'ambito del progetto "Reason for Hope" (una ragione per sperare). Anche questo particolare uccello, dal becco rosso e lungo, in questi giorni sta attraversando la Svizzera per andare a svernare in Toscana, scelta per lui dall'uomo che ha dovuto insegnar loro a raggiungerla. "È un po'un artefatto, io personalmente non sono molto contento di quest’impostazione", spiega Lardelli, "il gruppo di ricerca che ha lavorato su questa specie soprattutto nei primi due anni ha accompagnato gli esemplari nei loro quartieri invernali, pensando poi che in futuro riusciranno da soli. Dal punto di vista ecologico e conservazionistico credo che il fascino che suscita la migrazione non addomesticata sia molto più importante": questo il personale punto di vista del presidente di Ficedula Roberto Lardelli.

01:23

Ascolta il punto di vista di Roberto Lardelli

RSI New Articles 31.10.2014, 17:43



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CSI 18.00 del 2.11.2014 Il servizio di Francesca Calcagno

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