Quasi 200 globicefali, o balene pilota, si sono arenati venerdì sulla spiaggia della penisola di Farewell, nella parte nord dell'isola meridionale della Nuova Zelanda, in un luogo da tempo noto per essere una trappola mortale per i mammiferi marini, per motivi su cui gli scienziati ancora si interrogano (si tratta dell'ottavo caso in dieci anni).
Un centinaio di volontari all'opera
Almeno 24 esemplari sono già periti, mentre un centinaio di soccorritori e volontari cerca di rimettere in acqua i sopravvissuti.
I soccorritori cercano di rimetterle in acqua
"Si tratta di un compito difficile e potenzialmente pericoloso", ha dichiarato il portavoce del servizio di protezione dell'ambiente Andrew Iamason. Possono essere fatti dei tentativi solo in corrispondenza dei momenti di alta marea. La balene pilota possono misurare fino a sei metri di lunghezza.
pon/ATS