Il canguro è una grande attrazione turistica ma per allevatori e agricoltori australiani è un animale nocivo, una minaccia, una risorsa commerciale da sfruttare. Senza pietà. E sempre più spesso l'industria, che macella i marsupiali per ricavarne carne e pelli, non rispetta il severo codice di condotta nazionale per l'uccisione compassionevole e per il trattamento degli animali e dei piccoli nel marsupio di una madre uccisa. La denuncia arriva dal documentario "Kangaroo: A Love-Hate Story" (Storia di odio-amore), dei coniugi cineasti-animalisti Kate e Michael McIntire, che ha esordito martedì in Australia.
Il film (1 ora e 43 minuti) denuncia aspetti dell'uccisione commerciale, dalle accuse di crudeltà - con scene inquietanti - ai rischi alla salute associati con il trattamento delle carcasse.
"Ovunque siamo andati a filmare nell'Australia rurale abbiamo trovato espressioni di odio verso i canguri, e ci siamo resi conto di dover risalire alla colonizzazione europea, per almeno cercare di capire perché l'animale sia così diffamato", hanno spiegato i registi.
ATS/M. Ang.