Un dono di cui prendersi cura

Un cucciolo sotto l’albero di Natale: una felicità immediata per grandi e piccini, ma che a lungo termine può causare grossi grattacapi. Troppe volte infatti le famiglie sottovalutano l’impegno che implica occuparsi di un animale domestico. Per questo motivo il rifugio per cani di Berlino, il più grande d’Europa, ha deciso di sospendere le adozioni in questo periodo dell’anno. Una scelta che si sta rapidamente diffondendo ad altri canili in tutto il paese.

"Condivido questa decisione – ha spiegato ad Albachiara il veterinario cantonale ticinese Luca Bacciarini – ma devo anche precisare che sono anni che in Ticino i nostri rifugi adottano una politica simile". Queste strutture restano un punto di riferimento per chi vuole un cagnolino trovatello o che non ha più una famiglia, ma diventano anche luogo dove vengono consegnati gli animali indesiderati o che sono diventati un peso. "Quando si decide di regalare un cane o un gatto bisogna essere coscienti del fatto che i cuccioli non restano cuccioli per sempre: diventano animali, anche di grossa taglia, che restano in famiglia per 10-15 anni – continua Bacciarini - Bisogna pensare che per tutto questo tempo bisognerà prendersene cura, sia in termini di tempo che di denaro".

C’è anche un altro rischio di cui tenere conto: l’acquisto di animali dalle dubbie origini. Il traffico illegale di cani è molto lucroso e sempre più spesso si segnalano casi di contrabbando dall’Europa dell’est. "Su internet ci sono persone che lavorano in modo corretto, ma anche molti truffatori. Sono persone che lucrano sul benessere degli animali – spiega Bacciarini – I piccoli non nascono in canili, ma in cantine da cagne che partoriscono fino a tre cucciolate all’anno, in condizioni spaventose. Non vengono vaccinati e sviluppano subito gravi malattie".

Ma alcuni casi si segnalano anche da noi. Venerdì mattina "La Regione" scrive del sequestro di 21 cani in un appartamento di Locarno. Gli animali erano allevati in condizioni igieniche precarie.