Una delle conseguenze del Covid, per milioni di persone, è stata la perdita dell’olfatto. La cosiddetta “anosmia”. Una perdita fortunatamente temporanea per la maggior parte degli individui, ma non per questo priva di implicazioni nefaste. La prima è chiaramente il disagio nel non essere in grado di gustare un alimento. Di esso sentiamo soltanto il gusto (acido, dolce, salato, amaro e umami) ma non l’aroma. In altre parole, a occhi chiusi, non saremmo in grado di distinguere una fragola da un lampone. Essere tagliati fuori dall’universo olfattivo non è però soltanto una questione di rinunciare a godere di un delizioso alimento. Coinvolge anche la non percezione degli odori della natura, di quelli corporei dei nostri cari, ma anche gli odori che ci mettono in guardia da un pericolo (ad esempio il gas metano presente nell’aria). La conseguenza? Lo sviluppo di depressioni o cali umorali più o meno gravi.
Anosmia e depressione
Aromi, odori e il senso dell’odorato
Anosmia e depressione
RSI Info 18.03.2024, 12:09