Aveva denti aguzzi, zampe con artigli, pesava una tonnellata e viveva 200 anni fa il più antico dinosauro carnivoro di grandi dimensioni che sia mai stato scoperto al mondo. Trovato nel 1996 nella cava di Saltrio, località varesina a ridosso del confine ticinese di Arzo, ha ora un identikit, presentato a Palazzo Reale dai paleontologi Cristiano Del Sasso, Simone Maganuco e Andrea Cau. Il suo nome: Saltriovenator Zanellai.
La zona in cui abitava questa specie del tutto nuova di ceratosauro, allora, era ricoperta di spiagge tropicali e foreste lussureggianti. "Si era sempre ritenuto che un ritrovamento del genere non fosse possibile in questa zona dell'arco alpino", ha raccontato alle Cronache della Svizzera italiana il geologo Markus Felber. I fossili del San Giorgio erano molto più piccoli e... suoi predecessori: risalgono al triassico, un periodo precedente.
Il Saltriovenator Zanellai era un cacciatore da agguato, che coglieva di sorpresa le sue vittime. Viene descritto in un articolo di 78 pagine pubblicato sulla rivista PeerJ. L'esemplare in questione era bipede, aveva 24 anni e misurava 7 metri e mezzo, con un cranio di 80 centimetri. "Sebbene frammentario, lo scheletro mostra un mosaico di caratteri anatomici ancestrali e derivati, che si trovano rispettivamente nei dinosauri con mani a quattro dita, come i dilofosauri e i ceratosauri, e nei teropodi tetanuri che hanno mani con tre dita, come gli allosauri", afferma Dal Sasso. Per ricostruire i pezzi mancanti del puzzle, si sono studiati scheletri più completi conservati in California e si è usata anche una stampante 3D.