Apple ha rimosso dal suo store, in Cina, le applicazioni che permettono, in sostanza, di aggirare le normative cinesi in termini di restrizioni alla navigazione online. Gli utenti da anni, visti i divieti per alcuni siti, tra cui anche Facebook, utilizzavano reti private virtuali, meglio note come VPN, per poter combattere le limitazioni imposte dalle autorità.
"Ci hanno chiesto di rimuovere alcune applicazioni VPN in Cina, che non soddisfano le nuove norme", ha dichiarato un portavoce di Apple. "Queste applicazioni sono però disponibili in tutti gli altri mercati dove esistono". Due tra i fornitori più importanti relativamente queste applicazioni, ExpressVPN e Star VPN, si sono detti "delusi per la decisione presa e turbati nel vedere Apple aiutare la Cina nei suoi sforzi di censura".
Il desiderio di vietare VPN fa seguito all'adozione di un progetto per la sicurezza informatica, che rafforza le restrizioni alla libertà di espressione in rete e che dalla sua entrata in vigore, in giugno, ha portato anche alla chiusura di varie pagine e blog.
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