I vapori della chioma della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko (chiamata anche Chury) nascondono ossigeno molecolare, simile a quello presente sulla Terra. Lo hanno scoperto gli strumenti della sonda europea Rosetta ed è la prima volta che questa forma di ossigeno viene scoperta in una cometa. Il fatto che si trovi in questi fossili cosmici aiuta a comprendere come si è formato il Sistema Solare.
Pubblicata su Nature, la scoperta si deve al gruppo coordinato da André Bieler, dell'università americana del Michigan, ed è stata possibile grazie ai dati dello spettrometro Rosina sulla sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). È stata una sorpresa perché nessuno dei modelli che descrivono la formazione del Sistema Solare ha previsto che ci fosse anche questo "ingrediente".
A differenza di quello presente sulla Terra, che è stato prodotto dai batteri, l'ossigeno molecolare nello spazio è il risultato di processi chimici. Averlo scoperto in una cometa "aiuta a comprendere come era fatta la nebulosa che ha dato origine al sistema solare", rileva Alessandra Rotundi, dell'università Parthenope a Napoli e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica italiano (INAF), responsabile scientifica di un altro degli strumenti di Rosetta, Giada.
ATS/ANSA/M.Ang.