Un grande passo in avanti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale è stato raggiunto dalla società britannica DeepMind, che ha creato un sistema informatico che ha imparato a giocare a vecchi videogame.
"È la prima volta che viene creato un sistema che sia capace di apprendere direttamente a partire dall’esperienza per avere in seguito il completo controllo su compiti difficili", spiega Demis Hassabis, cofondatore di Deepmind.
Basato su diversi algoritmi e ispirato al funzionamento della rete neuronale, a DQN (deep-Q-Network) sono stati consegnati 49 giochi. Supera l’essere umano a 29 di essi, fra cui il classico "Space invaders". Ha ancora però difficoltà con "Asterix".
A differenza di altri computer "intelligenti" creati in passato, come DeepBlue, che nel 1997 aveva battuto Garry Kasparov a scacchi, DQN non è stato preprogrammato, nessuno gli ha fornito la conoscenza del gioco.
"All’inizio era come un bebé che apriva gli occhi al mondo", racconta Hassabis, “ha cominciato a premere dei tasti a caso e ha capito quali gli permettevano di fare un buon punteggio”.
afp/ZZ