La scheda

Arriva BYD, colosso dell’auto cinese che fa paura

L’azienda di Shenzhen debutta sul mercato elvetico proponendosi come alternativa ai marchi occidentali e asiatici - La situazione del mercato a 4 ruote elettrico e le sue prospettive

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BYD entra nel mercato delle auto elettriche in Svizzera

SEIDISERA 01.04.2025, 18:00

  • BYD Media Library
Di: Enrico Campioni 

BYD è uno dei marchi cinesi più rilevanti sul mercato automobilistico mondiale e del resto rientra tra i maggiori costruttori di veicoli a batteria. Da oggi, 1° aprile, BYD debutta ufficialmente - e non è uno scherzo - sul mercato elvetico a quattro ruote con una sede nel cuore di Zurigo, ampliando così l’offerta di veicoli prodotti in Cina disponibili nella Confederazione, tra i quali figurano MG (marchio britannico acquisito da SAIC) e Leapmotor, entrato a far parte di Stellantis Group.

Perché BYD va considerato come un player importante?

BYD è una referenza per i veicoli a elettrici (e ibridi), giacché possiede da sempre una tecnologia basilare e un pilastro produttivo come le batterie, nella cui realizzazione è specializzato il ramo non automobilistico dell’azienda. Anche per questo ha eroso rapidamente la leadership globale in materia di Tesla.

E se dal profilo economico, i suoi ricavi hanno conosciuto un’impennata del 29% l’anno scorso, toccando 107 miliardi di dollari contro i 97,7 miliardi di Tesla, a livello tecnologico si tratta di prodotti al passo con i tempi se non oltre. BYD a marzo ha annunciato un nuovo sistema di ricarica ultraveloce per le elettriche con cui mira a piazzare la stoccata decisiva. A suo dire, dovrà garantire 470 km di autonomia con un’alimentazione di soli cinque minuti.

BYD è presente in Europa da qualche anno: ma come va?

La diffusione a macchia d’olio del marchio è recente. Se in Svizzera debutta in questi giorni, in Italia è attiva da inizio 2023, in Grecia lo è da un anno e lo stesso vale per svariati altri mercati. In Europa sta compiendo i primi passi, considerato che il 90% delle vendite è concentrato sul mercato interno, ragion per cui la sua espansione è soltanto cominciata. I dazi UE sulle auto cinesi frena però la diffusione, ma ciononostante le vendite di veicoli dalla Cina - non solo BYD - continuano ad aumentare.

Il mercato elvetico, molto vorace di marchi e modelli premium e dove ancora oggi si comprano soprattutto le versioni più accessoriate, non è un terreno semplice. Ma se BYD sarà in grado di offrire la qualità e la tecnologia che gli svizzeri vogliono, non è escluso che possa fare breccia. Questo perché i prezzi sono competitivi, soprattutto nel confronto con Tesla, per modelli che hanno spesso un look piacevole - aspetto questo che resta importante quando si valuta l’acquisto di una vettura.

I marchi automotive europei tradizionali sono in declino?

I marchi europei arrancano? Non è proprio vero. Qualcuno brilla di più, proponendo modelli nuovi o restyling a raffica come Skoda o Nissan, mentre altri invece faticano a tenere il passo, ma anche se il mercato dell’auto elettrica non viaggia più veloce come in un recente passato, si tratta ancora e sempre di un segmento di mercato che resterà combattuto visto che non è più possibile evitare di essere attivi nella trazione a corrente.

In Svizzera, tuttavia, attualmente le auto elettriche sulle strade restano ancora relativamente rare – secondo quanto evidenzia la piattaforma online Energie Reporter di Svizzera Energia e Geoimpact. In un loro studio pubblicato a fine marzo, si sottolinea come poco più del 4% dei veicoli immatricolati sia alimentato unicamente a corrente. Restano inoltre grandi differenze tra singoli cantoni, mentre da tempo gli automobilisti svizzeri mostrano di preferire decisamente di più i modelli ibridi (plug-in o “puri”).

Tesla è in calo in Europa ma non è un problema industriale

Quello di Tesla su molti mercati, Stati Uniti compresi, è un tonfo che ha legami evidenti al ruolo del patron in politica, a cui si sommano l’arrivo di nuovi modelli dalla concorrenza che allarga il ventaglio dell’offerta a disposizione dei clienti. Un’offerta che diventa sempre più ampia grazie ai produttori cinesi, ma anche europei e giapponesi.

In Europa (UE, AELS e Regno Unito), stando ai dati dell’associazione mantello dei costruttori europei ACEA il calo a febbraio è stato del 40,1% e sui primi due mesi del 2025 la marca di Elon Musk ha perso il 42,6%. A titolo di paragone, SAIC Motors (MG) ha visto le vendite crescere del 26,1% a febbraio e del 21,2% nel bimestre.

A gennaio e febbraio (gli ultimi dati disponibili al momento forniti da auto-suisse) nella Confederazione e Liechtenstein sono state immesse su strada solo 575 nuove auto Tesla, con un calo del 56,8% rispetto all’anno precedente. E solo a febbraio, rispetto allo stesso mese 2024, il calo è del 66,6%. Cosicché il marchio americano ha visto la sua quota di mercato quasi dimezzarsi, dal 3,9% all’1,9%.

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La BYD sbarca in Svizzera

Telegiornale 01.04.2025, 20:00

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