Piccole pozze d’acqua liquida ricche di ossigeno, nascoste tra i ghiacci: la loro presenza è stata decisiva perché la vita riuscisse a sconfiggere l’era glaciale, sopravvivere al periodo il più rigido che la Terra abbia conosciuto, il Cryogeniano, compreso fra 850 e 635 milioni di anni fa. Lo hanno scoperto gli studiosi dell’Università canadese McGill.
All’epoca i ghiacci erano così estesi che gli esperti parlano di Terra a palla di neve. Analizzando i sedimenti rocciosi in Australia, Namibia e California del periodo della glaciazione, gli studiosi hanno scoperto che alcune forme di vita sono però riuscite ad escogitare nuove strategie di sopravvivenza.
In pratica alcune bolle d’aria rimaste intrappolate nei ghiacci sono state rilasciate nell’acqua durante la fusione del ghiaccio, arricchendola di ossigeno. Alcune forme di vita, ipotizzano gli scienziati, hanno utilizzato questa riserva di ossigeno per ossidare il ferro disciolto in acqua e ricavare, così, energia, sopravvivendo al periodo glaciale.