Con i lockdown diffusi ormai a livello globale, viaggiare per piacere è diventato ormai impossibile. L’unico turismo ormai accessibile su larga scala è quello virtuale: da Google Street View alle visite virtuali di musei e monumenti ed edifici storici, la scelta non manca.
Le Isole Faroe hanno però portato l’esperienza virtuale su un nuovo livello: il turismo remoto. Seduti comodamente sul proprio divano (o anche sul gabinetto: nulla è escluso secondo Levi Hanssen, responsabile dei contenuti e delle comunicazioni di Visit Faroe Islands), si controlla tramite un joystick una guida turistica in carne e ossa. Con un click si può dire alla persona di andare avanti o indietro, a destra o a sinistra, di correre o ancora di saltare. Usando, però, il buonsenso: “Credo che qualcuno abbia cercato di farmi saltare nell’oceano e sono contento di non avergli dato retta”, racconta Hanssen.
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