Scienziati russi, francesi e italiani, in tenuta da alpinista hanno prelevato in pochi giorni tonnellate di ghiaccio dal Col du Dome, sul Monte Bianco, per destinarle alle ricerche del futuro. Il campo base con tre tende e una copertura arancione per i frutti della procedura di carotaggio non passa inosservato agli scalatori diretti sul tetto d'Europa.
Il progetto "Ice memory", sostenuto dall'UNESCO ma finanziato da mecenati privati, prevede un conservare il ghiaccio in un "congelatore naturale" in Antartide. Il suo interesse sta nelle bolle d'aria e impurità che racchiude al suo interno, testimoni dell'atmosfera di decenni o persino centinaia di anni prima: grazie ad esse si sono potute studiare per esempio le conseguenze dei gas a effetto serra e l'evoluzione dell'inquinamento con l'attività industriale.
Vengono prelevate, a tronconi di un metro, tre "carote" di 10 centimetri di diametro e 120 metri di lunghezza, che verranno poi trasportate a valle. Una è destinata all'analisi a Grenoble, le altre come detto dovranno essere preservate per gli scienziati del futuro.
pon/ATS