Scienza e Tecnologia

Guerra di Google all’odio

Il gigante di Mountain View schiera 10mila valutatori contro i contenuti offensivi nelle ricerche online

  • 17 marzo 2017, 06:53
  • 23 novembre, 06:24
In California si vuole fare sul serio

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Google vuole togliere visibilità a chi usa la rete per spargere insulti, violenza, razzismo e discriminazioni. La guerra dichiarata all’odio online verrà combattuta con un esercito di 10mila “valutatori” chiamati a segnalare i siti con contenuti offensivi che finiscono tra i risultati delle ricerche sul web.

Le oltre 150 pagine di linee guida ad uso di questi “guardiani”, già incaricati di valutare la qualità e la pertinenza dei risultati sul suo motore di ricerca, sono appena state aggiornate con una sezione dedicata proprio ai "contenuti sconvolgenti-offensivi".

Le segnalazioni fatte non hanno un effetto immediato, ma vengono prese in considerazione sia dai dipendenti di Google che gestiscono gli algoritmi delle ricerche, sia dai sistemi di intelligenza artificiale (apprendimento automatico).

Proprio sull'apprendimento automatico si basa Perspective, un programma che il mese scorso il gigante informatico ha messo a disposizione dei media per stanare l'odio in rete, in particolare nei commenti dei lettori alle notizie.

ATS/ANS/dielle

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