Gli attacchi informatici sono sempre più veloci, complessi e difficili da gestire. Lo dicono gli esperti, giornalmente confrontati con nuove sfide per fermare gli hacker e che presto dovranno fare i conti con i cybercriminali che agiscono con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Il mondo degli attacchi informatici è certamente virtuale, ma in grado di produrre conseguenze anche gravi nella realtà. In questo ambito si muovono con destrezza specialisti come il 26enne Nicolas Fasolo, che si definisce un ex-hacker “buono”, ora al servizio della cybersicurezza. “Ho iniziato da piccolo, insieme a mio nonno” - racconta il giovane esperto - “Giocavo con lui, mi sfidava a entrare nel computer senza avere la password. È così che ho imparato a creare malware”.
È nata quindi molto presto la lunga carriera - in parte da autodidatta - di Fasolo che, nonostante l’età, è ora uno dei più grandi esperti di sicurezza. Secondo lui, gli attacchi in futuro saranno sempre più difficili da gestire a causa della presenza dell’intelligenza artificiale.
Gli attacchi interessano gli Stati, le aziende e i singoli individui, e si verificano con strategie sempre più sofisticate, che puntano non più al bersaglio finale ma al fornitore di servizi. “Molti sistemi operativi di servizio all’utenza utilizzano software sviluppati da aziende intercantonali che se hanno problemi, questi si ripercuotono sull’operatività”, spiega il consigliere di Stato Norman Gobbi. Diventa dunque centrale affidarsi a esperti, anche legali, che studiano costantemente gli attacchi informatici.