Marte ha una superficie "velenosa", incompatibile con la vita: colpa dei composti chimici ossidanti presenti nel suolo che, uniti all'intensa radiazione ultravioletta, generano un mix tossico capace di uccidere le cellule batteriche nel giro di pochi minuti. Lo dimostra una simulazione condotta nei laboratori britannici del Centro per l'astrobiologia dell'Università di Edimburgo e pubblicata giovedì su Scientific Reports.
Questi risultati, comunque, non escludono che possano esserci forme di vita negli strati sottostanti dove non arrivano i raggi UV, dal momento che esistono microrganismi capaci di sopravvivere in presenza di sostanze ossidanti come i perclorati: per questo la missione Exomars 2020 dell'Agenzia spaziale europea (ESA) andrà a indagare il sottosuolo scavando fino ad una profondità di due metri.
ATS/ludoC