Tre dei maggiori fabbricanti mondiali di microprocessori (i circuiti integrati rappresentano una delle componenti più importanti di computer, laptop, tablet e smartphone), hanno riconosciuto che i loro prodotti sono vulnerabili. Gli hacker potrebbero approfittare delle falle delle componenti Intel, AMD e (in parte) ARM installate su miliardi di apparecchi nell’ultimo decennio per accedere alle informazioni contenute, tra cui password e chiavi crittografiche.
La conferma da parte dei fabbricanti è giunta dopo che gli esperti informatici di Google Project Zero hanno scoperto due diverse vulnerabilità nei chip che equipaggiano quasi tutti gli ordinatori moderni. Sono state denominate Meltdown e Spectre. Microsoft, Apple e gli sviluppatori Linux sono all’opera per mettere a punto un aggiornamento dei software che sarà messo a disposizione degli utenti appena pronto.
Google esclude rischi per i cellulari dotati dell’ultima versione del sistema operativo Android e ha annunciato un aggiornamento del browser Chrome per il 23 gennaio.
Diem/Reuters/ATS
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Microprocessori vulnerabili
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