"Non credo siano solo utopie, il messaggio di questi giovani doveva essere recepito da lungo tempo dalla società". A sostenerlo è il climatologo ticinese Pierluigi Calanca che con altri 23'000 scienziati tedeschi, austriaci e svizzeri ha firmato una presa di posizione in sostegno dei giovani che manifestano per il clima, ritenendo fondate le loro inquietudini.
Secondo lo studioso attivo ad Agroscope le attuali misure di protezione per l'ambiente non bastano, ci sono ancora troppi sprechi nell'utilizzo delle risorse e bisogna rivedere la mobilità, ritenendo tuttavia che le rivendicazioni di chi è sceso in piazza non siano utopie.
Ben 2'600 di questi ricercatori firmatari del manifesto provengono dalla Confederazione. Anche per l'Accademia svizzera di scienze naturali (SCNAT) le misure attuali per la protezione del clima, delle specie, delle foreste, del mare e del suolo sono nettamente insufficienti.