Una gigantesca eruzione vulcanica in Alaska ha contribuito al declino della Repubblica romana dopo la morte di Cesare. È quanto risulta da uno studio scientifico con la partecipazione dell'Università di Berna, pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze (PNAS).
Gli storici hanno a lungo sospettato che dietro un brusco e disastroso cambiamento climatico ci fosse un'eruzione vulcanica. Ma finora non era stato possibile determinare dove e quando l'eruzione avesse avuto luogo.
La risposta è giunta dalle carote di ghiaccio provenienti dalla Groenlandia e dalla Russia, in cui i ricercatori hanno scoperto uno strato ben conservato di cenere vulcanica finissima. L'analisi ha dimostrato che le ceneri appartengono al vulcano Okmok che ebbe una grande eruzione nel 43 a.C..
Nel periodo intorno alla morte di Giulio Cesare, nel 44 a.C., fonti storiche riferiscono di un freddo insolito che ha portato a pessimi raccolti, carestie ed epidemie. Le conseguenze del clima hanno così contribuito non solo alla caduta dell'antica Roma, ma anche a quella del regno tolemaico in Egitto.