Le capacità delle stampanti a tre dimensioni crescono di giorno in giorno, anche in campo medico. Un ulteriore passo è stato compiuto realizzando una trachea a partire dalle cellule del paziente. Ci è riuscita una squadra del Feinstein Institute for medical research di New York.
Ulteriormente perfezionata la tecnica, quest'organo respiratorio potrà essere sostituito se danneggiato da tumori o da malattie congenite. Al momento si è infatti allo stadio di fattibilità, ma i primi esperimenti sull'uomo potrebbero essere presto una realtà. Si parla di cinque anni perché l'operazione diventi consuetudine.
D'altra parte, lo stesso procedimento potrà essere applicato ad altri tipi di tessuto umano. Fino ad ora si è fatto ricorso al metodo solo per produrre protesi od organi in materiale plastico.
ANSA/dg