Intervista

“Lavorerò per il bene di tutto il Paese”

Beat Jans riporta Basilea Città in Consiglio federale dopo 50 anni – “Prometto che farò del mio meglio”

  • 13 dicembre 2023, 14:44
  • 13 dicembre 2023, 15:36

“Prometto alla popolazione svizzera che ci sarò e farò del mio meglio”

RSI Altri Programmi 13.12.2023, 15:21

  • RSI
Di: Telegiornale/RSI Info

“Innanzitutto, vorrei ringraziare e fare anche i complimenti a tutti i membri rieletti, e anche al mio collega di partito Jon Pult per la campagna elettorale corretta e competente. Ringrazio coloro che hanno riposto la loro fiducia in me: ho grande rispetto e prometto alla popolazione svizzera che ci sarò e farò del mio meglio”. Sono le parole del nuovo consigliere federale Beat Jans, il consigliere di stato basilese eletto mercoledì in Governo per succedere ad Alain Berset.

Erano 50 anni che Basilea Città non era rappresentata in Governo. Ora con Jans la città sul Reno torna nell’Esecutivo. Un grande onore ma anche una grande responsabilità, prosegue Jans intervistato dall’inviata RSI Simona Cereghetti, “ma si è eletti per rappresentare tutti, non solo per il proprio cantone di origine. Però è bello come segnale per tutta la Svizzera, che questa parte urbana del Paese possa portare qualcosa di nuovo in Governo per trovare delle soluzioni per tutta la Confederazione”.

Il prossimo passo è l’attribuzione dei dipartimenti: è probabile che a Jans verranno attribuiti gli Interni, il Dipartimento federale che Berset ha diretto per 12 anni, ricco di temi spinosi. Quali sono dunque le priorità del neoministro? Jans non si vuole sbilanciare troppo: “Previdenza della vecchiaia e finanziamento della sanità sono temi importantissimi, ma prima devo vedere quale dipartimento mi assegneranno”.

Il neoconsigliere federale confida anche ai nostri microfoni un aneddoto familiare: “Sono stato tutta la mattinata a seguire l’elezione con amici stretti e famiglia in una sala separata. Poi, quando è stato annunciato il mio nome ci siamo abbracciati ed è stato proprio un bel momento”.

Beat Jans è il nuovo consigliere federale

Telegiornale 13.12.2023, 12:30

Chi è Beat Jans

Nato a Basilea il 12 luglio 1964, Jans ha svolto un apprendistato come agricoltore. Ha poi conseguito un diploma in agrotecnica, e in seguito una laurea in scienze ambientali al Politecnico federale di Zurigo. Ha insegnato all’università di Basilea. È sposato e ha due figlie di 16 e 18 anni.

Il basilese ha aderito al PS nel 1998. Ha presieduto la sezione del partito di Basilea Città dal 2000 al 2005. Sotto la sua presidenza, i socialisti hanno ottenuto un terzo seggio in Consiglio di Stato e la sinistra, insieme all’Alleanza verde, è diventata maggioritaria nell’Esecutivo.

Beat Jans è stato eletto nel Gran Consiglio di Basilea Città nel 2001 e vi è rimasto fino al 2011. Da maggio 2010 a dicembre 2020 è stato membro del Consiglio nazionale, dove ha fatto parte della Commissione dell’economia e dei tributi ed è stato particolarmente attivo nelle questioni ambientali ed energetiche.

Nel 2015, ha subito una sconfitta quando il Partito socialista gli ha preferito il consigliere nazionale vodese Roger Nordmann alla presidenza del gruppo socialista in Parlamento. Aveva anche manifestato il suo interesse per l’unico seggio di Basilea Città al Consiglio degli Stati. Jans è stato vicepresidente del PS svizzero dal 2015 al 2020. È stato eletto nel governo di Basilea Città nel febbraio 2021 al primo turno.

I suoi amici politici descrivono Beat Jans come un “costruttore di ponti”, capace di forgiare compromessi. Sa anche come gestire le critiche. Secondo il presidente del Consiglio nazionale, Eric Nussbaumer (PS/BL), è una personalità che si concentra sui fatti e “l’esibizionismo non fa per lui”. È considerato carismatico, comunicativo e vicino alla gente.

Nel corso della campagna di avvicinamento alla giornata odierna, il basilese ha sottolineato la sua biografia atipica, che lo ha portato a fare l’apprendista agricoltore. “Sono cresciuto in una famiglia di operai e ho avuto a che fare con persone che non hanno fatto studi universitari. Sono sempre stato sensibile al destino delle persone che non sono privilegiate”, ha detto.

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