Il Consiglio degli Stati ha respinto lunedì, con 28 voti contrari e 15 favorevoli, la creazione di un fondo per la sicurezza della Svizzera e la pace in Europa, che avrebbe previsto l’assegnazione di 10 miliardi in più per l’esercito fino al 2030 e 5 miliardi per l’Ucraina, contabilizzati a titolo straordinario.
Berna, no al fondo per esercito e Ucraina
SEIDISERA 03.06.2024, 18:31
La mozione, presentata dalla commissione di sicurezza degli Stati, voleva da un lato potenziare le capacità di difesa dell’esercito contro la minaccia della guerra, e dall’altro a sostenere l’Ucraina, che necessita urgentemente di aiuto per riparare e mantenere le sue infrastrutture essenziali. Marianne Binder-Keller (Centro/AG), a nome della commissione, ha affermato che la guerra rappresenta una circostanza straordinaria che giustifica il superamento del freno all’indebitamento.
Tuttavia, né il Consiglio federale né la maggioranza del Consiglio degli Stati hanno condiviso questa opinione. Josef Dittli (PLR/UR) ha ribadito che le spese per l’esercito e per l’Ucraina sono pianificabili e non possono essere considerate straordinarie. Inoltre, il testo non rispetta un requisito formale, quello dell’unità di materia.
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