A Davos Greta Thunberg parla in una chiesa

Greta Thunberg è arrivata a Davos a sorpresa. I contenuti sono simili alla denuncia fatta alla sua prima apparizione al WEF nel 2019, cioè un grido d’allarme per il clima, con una critica diretta al forum: "Qui sono presenti le persone maggiormente responsabili per il surriscaldamento".

Ma più che la sostanza, colpisce il luogo dove ha parlato: una chiesa. Infatti era ospite della Filecoin Foundation, che per la settimana in cui si tiene il WEF ha affittato questi spazi lungo la strada principale di Davos dove le altre aziende, organizzazioni e nazioni per l'evento hanno occupato soprattutto locali commerciali.

Ma perché una chiesa si presta a questa commercializzazione dei propri spazi? Non è poco dignitoso, o addirittura dissacrante? Il pastore della chiesa evangelica libera Marc Schmed ci risponde per e-mail, in questi giorni è troppo indaffarato per un incontro. "Sono cresciuto con la fede cattolica, conosco quindi questi interrogativi. Ma noi chiese libere non definiamo sacri degli spazi fisici… per noi sono solo il luogo per ritrovarci."

Ed è una questione di soldi? Marc Schmed nega, anche se per questi pochi giorni la comunità incassa alcune decine di migliaia di franchi, a beneficio delle attività della comunità. In quanto chiesa libera, non ottiene finanziamenti statali, rispettivamente non può riscuotere una tassa. E comunque il pastore non affitterebbe a chiunque questi spazi. La Filecoin Foundation promuove la creazione software open-source e di protocolli aperti per la gestione di dati, o anche di cripto-valute (Filecoin è un sistema di pagamento digitale).

La chiesetta posizionata a pochi metri dal centro congressi del Forum risale al 1883, costruita su iniziativa dei pazienti tubercolotici inglesi che a quei tempi si facevano curare a Davos. E anche oggi si parla inglese qui, perché la Filecoin Foundation organizza dibattiti trasmessi dall’emittente americana CNBC. Dove di solito predica il parroco, sotto travi di legno e di fianco a vetrate colorate, c’è uno studio televisivo.

Domenica il pastore Marc Schmed riprenderà possesso dei "suoi" spazi, rivolgendosi in svizzero-tedesco a una comunità ben più piccola: sono una settantina i fedeli della comunità. La "predica" di Greta Thunberg ha avuto un’eco ben più ampia.