Il recente debutto di BYD in Svizzera ha rilanciato il peso e il ruolo che la produzione cinese a quattro ruote può avere sul mercato elvetico, giacché si tratta di un assoluto colosso del settore industriale - e non solo automotive - in Cina. Tuttavia, BYD non è il primo player di spessore nella Confederazione elvetica. Infatti, poco più di un anno fa, in occasione dell’ultimo Salone internazionale dell’auto di Ginevra, ha “ri-esordito” un marchio celebre della storia dell’auto come MG (acronimo di Morris Garage).
Costruttore britannico famoso fin dagli anni ‘30 del secolo scorso per i suoi risultati sportivi e nel secondo dopoguerra per le sue spider e roadster molto popolari anche dalle nostre parti – come le iconiche MG A e MG B realizzate tra gli anni ’50 e ’80 e la MG F d’inizio terzo millennio – MG ha chiuso i battenti in Europa una ventina di anni fa, ma non è finita nell’oblio grazie a un gigante industriale con sede a Shanghai, la SAIC, il più grande gruppo automobilistico presente in Cina e il settimo al mondo.
La SAIC si è garantita lo storico marchio e ha iniziato a produrre modelli “griffati” MG. Sempre SAIC ha del resto acquisito un’altra azienda motoristica britannica, la LDV (da Leyland DAF Vans), specializzata in veicoli commerciali, e l’ha totalmente rigenerata dopo che era finita in un profondo dissesto finanziario, creando il marchio Maxus. Quest’ultimo produce un’ampia gamma di furgoni, pick-up e camioncini a trazione elettrica e, in misura minore, anche alimentati a gasolio.
Essere in grado di offrire modelli con trazione elettrica, ibrida o termica ha consentito a MG di riscuotere in fretta ampi consensi al debutto su altri mercati europei, come è il caso di quello italiano. In Svizzera l’accoglienza è stata subito molto positiva, come ha spiegato Lucas Alvarez, public relations manager dell’importatore Astara Central Europe-Switzerland, il quale ha segnalato che MG intende espandere ulteriormente il numero dei punti vendita, al fine di coprire al meglio tutto il territorio elvetico.
Alvarez ha fornito qualche dato sullo sviluppo del marchio nella Confederazione e sugli sviluppi futuri, rimarcando che “dopo un solo anno MG ha già compiuto notevoli progressi in Svizzera e ha stabilito 15 preziose partnership. Guardando al futuro puntiamo ad avere tra i 25 e i 30 partner MG in Svizzera entro il 2026. Questa espansione sottolinea il nostro impegno per una crescita sostenibile e la nostra visione di rafforzare ulteriormente la presenza di MG in Svizzera”.
E in riferimento ai target di vendita del marchio nella Confederazione elvetica, Alvarez spiega: “Per l’anno in corso perseguiamo l’obiettivo di raggiungere una quota di mercato di circa l’1,5%. Entro la fine del 2026 puntiamo a portare la nostra quota al 2% e a un ulteriore aumento a circa il 2,5% nel 2027. Siamo convinti di poter raggiungere questi ambiziosi obiettivi grazie alla nostra solida rete di partner MG e alla nostra versatile gamma di motorizzazioni (elettrica, ibrida plug-in, ibrida pura e benzina) in combinazione con un interessante rapporto qualità-prezzo”.
Del resto, stando alle statistiche dell’associazione mantello dei costruttori auto-suisse le vendite di MG si stanno espandendo rapidamente, avendo immatricolato nel solo mese di marzo 2025 314 unità e 573 vetture sul trimestre. Un risultato di tutto rispetto se si considera che a marzo vari marchi ben impiantati da tempo in Svizzera hanno brillato assai meno. A titolo d’esempio, Fiat ha immatricolato 133 auto nuove, Mitsubishi 248 e Smart 34.
Tra le vetture del marchio cinese disponibili in Svizzera non mancano le elettriche pure
A rappresentare MG (e anche Maxus) in Ticino c’è un concessionario in attività da oltre sessant’anni. il Garage Stadio di Lugano, che nel suo ventaglio di marchi proposti ha già sia modelli asiatici come Nissan, sia europei come Renault e Dacia.
Claudio Lazzaroni, direttore della struttura con sede a Lugano-Pregassona, ha spiegato che tra i motivi che l’hanno portato a orientarsi su MG c’era il vantaggio che – in tempi ancora lontani dalla “guerra dei dazi” scatenata da Donald Trump – Berna e Pechino hanno firmato e posto in atto da tempo un accurato accordo di libero scambio per numerosi beni che permette d’evitare problematiche come quelle create di recente dall’amministrazione americana. Così, nel 2024 il garage luganese ha inaugurato lo showroom del costruttore di Shanghai.
Secondo Lazzaroni, “per noi l’arrivo di MG è stato molto utile poiché l’ottimo rapporto prezzo-qualità-prestazioni ha coperto spazi di mercato non più coperti dagli altri marchi da noi rappresentati. Vero è”, dice Lazzaroni, “che la clientela MG si rivela variegata, essendo formata sia da automobilisti che erano già nostri clienti, sia da utenti provenienti da costruttori concorrenti. Ci tengo a sottolineare che non si tratta di prodotti ‘low cost’: i tessuti e le plastiche sono di buon livello e rispettano al meglio i gusti della clientela europea”.
In merito all’accoglienza del marchio MG in Ticino, segnala poi che “per molti, soprattutto per i più giovani, si tratta di una marca sconosciuta, mentre chi è più esperto o ha un’età tale da ricordarsi i precedenti modelli MG, sa già che si tratta di un marchio dinamico con un passato storico alle spalle. In ogni caso tutti si sono detti soddisfatti della loro scelta, come pure delle doti della propria vettura e nessuno ha mai fatto riferimento al fatto che si tratti di veicoli costruiti in Cina. E questo vale anche per gli utilitari leggeri Maxus che sono in tutto e per tutto paragonabili all’offerta della concorrenza e a cui si aggiungono anche i nuovi pick-up, elettrico e termico”.
Claudio Lazzaroni rimarca inoltre che a livello di officina le vetture MG non si distinguono dagli altri marchi da lui rappresentati: “Tanto dal profilo meccanico quanto da quello dell’elettronica imbarcata o dell’accessoristica non ci sono differenze. Anche i software di aggiornamento seguono le stesse procedure di base di qualsiasi altro costruttore”.
In merito alle preferenze, al momento vanno per la maggiore le vetture ibride “pure” e plug-in, al pari delle classiche termiche. E, confermando i risultati della piattaforma Energie Reporter di Svizzera Energia e Geoimpact, Claudio Lazzaroni segnala che le automobili elettriche non sono così “gettonate” pure nel caso dei due marchi cinesi - che propongono, tra l’altro, un’offerta molto ampia.
Piuttosto, il responsabile della concessionaria situata in zona Cornaredo rimarca che “è impegnativo, a livello di struttura, aggiungere altre due marche quando se ne rappresentano già diverse altre. Ma il feedback è positivo: le cifre di vendita da settembre, quando siamo partiti concretamente, sono eccellenti e le MG, ma anche i furgoni Maxus, sono molto apprezzati. L’importatore inizialmente aveva previsto uno stock di veicoli piuttosto nutrito, che però è stato assorbito in fretta dalle richieste dei concessionari, molto elevate. Cosicché possiamo dire di essere contenti della nostra decisione”.

BYD entra nel mercato delle auto elettriche in Svizzera
SEIDISERA 01.04.2025, 18:00
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