VOTAZIONI DEL 3 MARZO

AVS a 66 anni, i favorevoli in campo

In vista del voto del 3 marzo i Giovani PLR difendono la loro iniziativa

  • 18 gennaio, 14:29
  • 20 febbraio, 09:34
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Se non si fa nulla, nel 2050 l’AVS registrerà un deficit di oltre 10 miliardi di franchi, indica il comitato promotore

  • Archivio Keystone
Di: ATS/RSI INFO

L’invecchiamento della popolazione, unito all’allungamento della speranza di vita e alla bassa natalità, sta mettendo a dura prova l’AVS: le rendite per le generazioni future sono in pericolo. Per questo, stando ai Giovani PLR che hanno avviato oggi, giovedì, la loro campagna in vista del voto del 3 marzo sulla loro iniziativa, è necessario innalzare l’età di riferimento a 66 anni dal 2032, pena un aumento dell’IVA, dei prelievi sui salari o un ulteriore indebitamento.

Se non si fa nulla, nel 2050 l’AVS registrerà un deficit di oltre 10 miliardi di franchi, indica il comitato promotore. Per i Giovani PLR bisogna agire tempestivamente, giacché con il progetto AVS21 adottato dal popolo, che contempla anche un innalzamento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni, l’AVS sarà di nuovo in rosso dal 2030.

L’età di pensionamento dovrebbe venir innalzata a tappe di due mesi all’anno fino ad arrivare ai 66 anni nel 2032. In seguito dovrebbe essere adattata alla speranza di vita. In base alle previsioni attuali, i promotori stimano che l’età pensionabile salirà a 67 anni nel 2043 e a 68 nel 2056.

Si voterà ancora sull'età di pensionamento

Telegiornale 13.06.2023, 12:30

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