Il Consiglio degli svizzeri all'estero (CSE), riunitosi oggi, venerdì, a Berna ha ancora evocato la questione del voto elettronico per la cosiddetta Quinta Svizzera. Nell’occasione l’organizzazione ha festeggiato il suo centenario di esistenza. Ai lavori era presente il ministro degli esteri Didier Burkhalter.
Per la loro seconda riunione dell'anno, i "deputati" del CSE si sono riuniti nell’aula del Consiglio nazionale. Rappresentano gli oltre 762'000 cittadini elvetici che vivono all’estero.
I delegati hanno, in particolare, discusso della questione del voto elettronico che è tuttora “ben lungi dall'essere accessibile a tutti gli espatriati e addirittura in calo rispetto al recente passato". Solo cinque cantoni offrono infatti tale possibilità. Lo scorso anno erano 13.Una situazione poco apprezzata dai delegati che sottolineano come “gli svizzeri residenti all'estero iscritti nel registro elettorale sono 142'000 e che ricordano come “il voto elettronico è spesso la sola possibilità di esercitare i propri diritti democratici”. Gli svizzeri all'estero chiedono ai cantoni di introdurre l’e-vote il più rapidamente possibile.
ATS/Swing